Processo telematico, il vero inizio

Processo telematico, il vero inizio

Dic 17

PCTMancano pochi giorni al D-day del Processo Civile Telematico. Se, infatti, dal 30 giugno 2014 è stato reso obbligatorio il deposito degli atti endoprocessuali per i procedimenti incardinati a partire da quella data oltre che per i procedimenti monitori, è pur vero che i depositi finora effettuati per via telematica sono stati relativamente pochi e presumibilmente riferibili proprio ai procedimenti di ingiunzione, atteso che un processo civile incardinato dopo la fine di giugno difficilmente si trova già in una fase che preveda il deposito di atti successivi a quelli (cartacei) di costituzione.

A decorrere dal 31 dicembre 2014, l’obbligo del deposito telematico (sempre degli atti endoprocessuali) sarà esteso a tutti i procedimenti, compresi quelli già pendenti innanzi ai tribunali italiani prima del 30 giugno 2014.

Sarà questo, pertanto, il momento in cui verrà messa alla prova la tenuta dei sistemi del Ministero, delle cancellerie ed in cui gli avvocati, volenti o nolenti, saranno costretti a misurarsi con le “nuove” tecnologie introdotte dal PCT che, si spera, entrate a regime, possano dare una consistente mano alla “macchina della giustizia”.

Allo stato molti appaiono impreparati, così che il rischio di un doppio binario (cartaceo e telematico) provvisorio, che appesantisca ulteriormente gli adempimenti a carico di tutti gli operatori, è dietro l’angolo.

E sappiamo che quando si dice provvisorio in Italia…